domenica 11 giugno 2017

CAMPAGNA ELETTORALE IN UN PICCOLO COMUNE

Caro Sindaco ... pardon, caro Direttore, intanto auguri per l'impresa che ti accingi ad affrontare, se i risultati ti saranno, come credo, favorevoli.
Non credo che sia la scomparsa dei partiti in sé, ma un cambiamento più profondo che ha prodotto conseguenze anche più gravi, come il deterioramento dei rapporti umani. Al posto dei partiti avrebbero potuto esserci associazioni, circoli, iniziative varie che solitamente nascono e operano nei piccoli centri; invece sono sempre meno frequenti e tanti giovani, intellettuali, cittadini preferiscono muoversi in proprio, aspettare che altri facciano forse, ritirarsi a vita privata.
I motivi di ciò li conosciamo nbene, ma voglio ricordare soltanto la sfiducia nelle Istituzioni (parola grossa, certo!) e nella stessa società, negli individui, negli altri. Inoltre la mancanza di lavoro, la caduta dei valori, il senso dell’incertezza; in una reltà del genere non è facile prendere iniziative. Tu parli di “dibattito”, ma qualora dibattessero avrebbero speranza di poter realizzare anche una parte minima di quanto deciso o programmato? La burocrazia e la corruzione, come tu spesso ripeti, toglierebbero coraggio anche ai più audaci, se ce ne fossero.
La composizione delle liste deve rispondere a diversi requisiti, e quello delle parentele non è assolutamente da trascurare, lo si è sempre fatto. Certo non deve essere l’elemento portante, ma se la lista è perfetta e non vince, … serve a poco; bisogna trovare il giusto equilibrio.  
I programmi sono “ripetizioni di luoghi comuni” ? Beh, abbiamo ben da chi imparare, se guardiamo più su! Ti sarai accorto credo che per stilare programmi dignitosi si sarebbe dovuto iniziare l’analisi della realtà locale almeno un anno fa, sollecitando la partecipazione dei volenterosi e dibattendo sulle cose concrete, anche le più piccole. Partire dalla conoscenza del territorio, le possibilità di gestirlo nel modo migliore, l’individuazione delle risorse presenti in esso, ma anche la disponibilità di risorse umane, è il modo corretto di procedere. Tutto questo si può ancora fare: i primi due o tre mesi di amministrazione possono essere dedicati in gran parte a questa attività.
Si discrimina? Forse, ma credo meno di prima. Uno degli aspetti positivi derivante dalla scomparsa dei partiti potrebbe essere quello, che ci si può dividere sulle cose e sui fatti, e non sulle tessere, come talvolta succedeva prima.

Per farla breve, su una cosa concordo pienamente con te: “CHE PROPRIO NELLE ISTITUZIONI LOCALI PUO’ TROVARSI IL BANDOLO DELLA MATASSA”. La difesa della Costituzione può ben partire dalla soluzione dei problemi locali, se i TERRITORI potessero in qualche modo far giungere DIRETTAMENTE la loro voce alle alte sfere, senza falsi o deboli intermediari; altro che legge elettorale!